Politiche e Finanziamenti Europei

Politica regionale europea

Orientamenti  per la coesione La politica di Coesione economica e sociale nasce formalmente nel 1987, anno in cui entra in vigore l'Atto Unico Europeo (AUE). Con questo trattato viene affermata, per la prima volta in forma ufficiale, l'importanza di uno sviluppo territoriale equilibrato. Tra le varie modifiche apportate con l'AUE al trattato CEE, spicca il titolo V sulla "Coesione economica e sociale": tale sezione, introdotta ad hoc,  istituiva le prime competenze comunitarie in materia di politica sociale, di ricerca e sviluppo tecnologico, di politica ambientale. Su queste basi giuridiche i paesi membri iniziarono un processo di sviluppo, volto a ridurre il rischio di aggravare il deficit di capitale nelle aree più arretrate della Comunità: si era riscontrato infatti come la necessità di assicurare una maggiore competitività ai propri comparti produttivi comportasse un costante investimento nelle zone più avanzate dei paesi membri, a danno delle zone più deboli e più bisognose di una politica di rilancio e sostegno.
La politica regionale europea nasce proprio per rispondere a questa necessità e per fronteggiare i problemi di natura strutturale che sono presenti in larga parte dei territori che formano l'Unione. La parola strutturale ricorre spesso in questa politica, sia perché indica l'oggetto delle sua "attenzione" sia perché viene usata per definire gli strumenti con cui concretamente vengono sviluppate le politiche regionali: ossia i Fondi Strutturali, cioè le risorse stanziate dal bilancio dell'UE per finanziare, assieme al Fondo di Coesione (laddove le condizioni economiche ne consentono l'utilizzo), la politica regionale.
E' importante quindi definire il concetto di “strutturalità”: per ritardo di natura strutturale ci si riferisce a quei problemi, di natura non contingente, connessi all'incapacità di adeguamento delle strutture locali ai mutamenti del contesto economico e sociale comunitario.

Progetti della città finanziati nella programmazione 2000 -2006

Progetti della città finanziati nella programmazione 1994 -1999

Le Città  e l’UE

Politica di coesione e cittàL’idea che le Città europee rappresentino un elemento cardine della politica europea di coesione economica e sociale è ormai una convinzione diffusa. In effetti, il livello locale-cittadino costituisce la dimensione in cui maggiormente si percepiscono le contraddizioni del nostro modello di società (vecchie e nuove povertà, marginalità sociale, criminalità, disoccupazione, inquinamento, degrado delle periferie, ecc.) e nella quale pare oggi opportuno investire in termini di politiche di sviluppo congiunto a livello europeo. Non esiste, tuttavia, allo stato attuale, una “politica urbana europea”. La Commissione ha infatti perseguito tale obiettivo strategico attraverso l’integrazione della dimensione cittadina nelle politiche settoriali europee, che impattano maggiormente sulle città.
In particolare, la Direzione Generale della Politica Regionale  ha utilizzato il Fondo di Sviluppo Regionale (FESR) a livello urbano per la rigenerazione delle periferie. Nel 1994 è stato così creato URBAN, preceduto dai PPU, cioè i Progetti Pilota Urbani, e successivamente (1999) URBAN II (su iniziativa del Parlamento europeo). Si sono allora occupate di città anche la DG Ambiente che ha lavorato sull’inquinamento urbano e su metodologie di gestione ambientale eco-compatibile, e la DG per l’occupazione.

Ulteriori informazioni sul progetto Urban 2


Servizio a Cura del Settore Sviluppo Economico e Fondi Strutturali U.E. - Via Meucci, 4 - 10121 Torino

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