Area ex Savigliano
Recupero funzionale e sistemazione sito industriale
La storia
La Società Nazionale Officine di Savigliano (Snos), fondata a Savigliano
nel 1879, si trasferì a Torino nel 1881 e fu molto attiva per la produzione
di costruzioni metalliche e materiale mobile e fisso per la ferrovia.
L'azienda portò questa ragione sociale, Snos, fino al 1970 quando Fiat la
acquistò e divenne Fiat Ferroviaria. Nel 2000 l'assetto societario è cambiato
nuovamente e Fiat Ferroviaria è diventata Alstom, multinazionale conosciuta
in tutto il mondo.
L'intervento
L'area ex Savigliano, compresa tra corso Mortara, via Tesso, via Giachino
e via Udine - clicca sulla mappa per visualizzare l'ingradimento
- e localizzata nella porzione dell'area urbana sulla sponda sinistra del
fiume Dora Riparia, fa parte del più ampio progetto di trasformazione urbanistica
denominato "Spina 3" compreso nel programma di recupero delle aree industriali
dismesse.
Tale area, pari a 20.860 mq., è infatti oggetto di un intervento di recupero
funzionale che si colloca nell'ambito delle finalità previste dal "Piano
strategico per la promozione della Città di Torino", con particolare riferimento
all'azione del piano volta a creare le condizione insediative favorevoli
allo sviluppo di nuove imprenditorialità.
Il progetto di recupero e di riqualificazione del sito industriale ex Officine
Savigliano è finalizzato alla creazione di una struttura in grado di rispondere
alle esigenze di insediamento non solo delle attività produttive tradizionali,
ma anche delle attività innovative ad alto contenuto tecnologico.
In particolare, l'intervento riguarderà la realizzazione di servizi e di
attrezzature per le imprese, di nuova costituzione o già esistenti, che
si localizzeranno nell'area.
L'area oggetto di recupero è situata accanto all'Envipark e al Virtual Reality
& Multimedia Park, di cui costituisce "naturale prosecuzione e completamento".
La presenza di diverse realtà orientate alla creazione e allo sviluppo di
nuove tecnologie, concorrerà allo sviluppo economico della città.
L'investimento
L'intervento è stato finanziato con un contributo di Euro 10.481.300,2, a fronte di un investimento ammesso di Euro 29.946.572.